sg studio legale sono io

SG Studio Legale sono io. Ti racconto come procede l’attività in questo periodo.

Partiamo da una consapevolezza, sono fortunata.
Sono fortunata perché i miei cari stanno bene e perché il mio lavoro, che è una parte così importante della mia vita, non si è fermato. Certo, l’attività prosegue non ai ritmi vivaci e frenetici a cui ero abituata, ma procede.Si riadatta a nuove modalità e affronta alcuni inevitabili disagi. Sto scoprendo un modo nuovo di lavorare, più lento, ma non mi dispiace. Saranno i famosi limiti che si fanno opportunità, a seconda del punto di vista da cui li si considera.

Quando c’è stata la chiusura di tutto, non riuscivo ad immaginare come sarebbe stato.
I primi giorni il telefono che non suonava, le mail che non arrivavano, gli appuntamenti e le udienze rinviati, quella immobilità improvvisa ed imposta che mi creava una sensazione di paura e smarrimento miste a sollievo. Sollievo perché ho pensato che mi sarei potuta riposare un po’ e godermi la mia famiglia. Ho pensato che ne avrei approfittato per smaltire qualche lavoro arretrato e per fare ordine nell’agenda e, magari, che sarei anche riuscita ad avere un po’ di tempo da dedicare al cambio armadi.

Paura per le notizie drammatiche provenienti dall’esterno, smarrimento di fronte a quello che non si conosce, che sfugge al nostro controllo, che non si può cambiare perché non dipende da noi.
Ho comunque continuato la mia attività e ne sta uscendo anche qualcosa di buono.

Ecco come sta davvero andando

La maggior parte delle pratiche di risarcimento danni per sinistri già istruiti procedono senza ritardo. Alcune hanno anche avuto un’accelerazione inaspettata.

I sinistri già istruiti sono gli incidenti stradali in cui il grosso del lavoro lo abbiamo già fatto. Infatti ci sono tutti gli elementi necessari per quantificare il danno e definire il risarcimento.
C’è la perizia medico legale di parte e quella del medico dell’Assicurazione. Ci sono eventuali altre perizie (ad es. quella cinematica), ci sono le spese (mediche o di altro tipo) sostenute e si ha tutta la documentazione necessaria per quantificare il danno patrimoniale e non patrimoniale.
C’è anche una trattativa (fatta di contatti, appuntamenti, telefonate, mail), improntata con il liquidatore della Compagnia e si tratta “solo” di trovare un accordo per un risarcimento che ci stia bene.

Qui arriva il bello

Ed è qui che è emersa la piacevole sorpresa, nel contatto con il liquidatore.

Devi sapere che spesso, prima di riuscire a parlare con un liquidatore, lo si cerca al telefono svariate volte. Si contatta il numero verde giallo e blu, si parla con l’addetta che gli “segnala” la nostra chiamata, gli si scrive mail che non sempre ricevono una pronta risposta. Insomma, il contatto può non essere così rapido ed immediato.
Questo perché i liquidatori non hanno solo i nostri sinistri da gestire, ma i nostri moltiplicati per mille. Hanno orari e giorni prestabiliti in cui ricevono appuntamenti e chiamate: bisogna essere costanti e molto perseveranti nel cercarli.

Con lo smart working i liquidatori sono reperibili agevolmente, senza orari e giorni da rispettare, non c’è anticamera telefonica da fare né centri liquidativi da chiamare. C’è solo il liquidatore da contattare e lui…risponde.

Ma non è solo questo. E’ che è riaffiorato il contatto personale e umano, che dovrebbe sempre essere alla base di qualsiasi rapporto lavorativo. Anche se la verità è che, purtroppo, troppo spesso lo perdiamo di vista presi dalla frenesia del fare.

La telefonata inizia con un <<come sta?>> <<come sta andando?>>. E no, non sono solo frasi di cortesia, perché adesso lo si vuole sapere per davvero come si sta. La risposta non è più scontata, la situazione di smarrimento ci accomuna e ci fa parlare la stessa lingua, ci si capisce di più e meglio. Ecco, il rapporto lavorativo si fa un po’ da parte, si ristabilisce prima il contatto umano e poi si inizia a parlare e a trattare il sinistro.

Non più solo avvocato vs liquidatore, professionisti che portano avanti interessi di parti diverse. L’attenzione si è spostata sulla centralità del rapporto interpersonale e ne è venuto fuori un rispetto rinnovato nei modi, nell’approccio, nel tono della voce.
Ho assaporato il piacere e la soddisfazione della trattativa dai toni rispettosi, dai contenuti onesti e dai risultati condivisi, semplicemente perché giusti.

Penso che anche grazie a questa ritrovata umanità sia riuscita a definire posizioni che si erano incagliate, magari per contestazioni pretestuose. Così ho raggiunto risultati assolutamente soddisfacenti senza mal di pancia inutili.

  • Numero di pratiche definite in questo periodo : sette

Le pratiche per i sinistri da istruire, invece, procedono con più difficoltà e pagano lo scotto del lockdown, nell’attesa che qualcosa si sblocchi.

Sono le pratiche in cui il danneggiato ha la necessità, ad esempio, di svolgere accertamenti medici di approfondimento, di effettuare terapie fisioterapiche, di andare a visite medico-legali, di far periziare il danno subito al proprio veicolo o ad altri beni materiali.

Qui si procede a rilento e l’attività prosegue compatibilmente con le restrizioni e i limiti in vigore per fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto.

Vuoi un esempio?

Gli Studi medici hanno sospeso le visite in ambulatorio. Per le lesioni più lievi, alcune perizie medico legali vengono effettuate solo sulla carta. Ciò significa che viene analizzata la sola documentazione medica, omettendo l’incontro con il paziente.
E’ una modalità che non mi convince del tutto e su cui per ora nutro qualche perplessità. Ne escono perizie che sicuramente dovremo analizzare molto attentamente e che ritengo difficilmente potremo considerare definitive.

Per le lesioni più gravi, dove l’esame obiettivo del paziente è un momento fondamentale, le perizie vengono invece rimandate a data da destinarsi.

Anche le perizie sui danni materiali vengono effettuate basandosi sui documenti, sui preventivi, sulle fotografie del danno, evitando il sopralluogo di persona del perito.

Si sperimentano procedure nuove dove possibile, con la curiosità di valutarne l’efficacia. Ad ogni modo, è inevitabile che il rallentamento vi sia.

  • Numero pratiche che procedono a rilento: tante

Le pratiche per i sinistri per cui c’è una causa in corso, sono invece ferme.

Sono le pratiche per le quali c’è già un procedimento civile, ci sono delle udienze fissate. Queste sono ferme o meglio rinviate, per utilizzare un termine giuridicamente più corretto.

Il decreto legge n. 23 dell’8 aprile 2020 ha prorogato, dal 15 aprile all’11 maggio, il termine del rinvio d’ufficio delle udienze dei procedimenti civili pendenti presso i Tribunali. Ecco che le udienze sono state spostate tutte a dopo l’11 maggio.

In realtà i rinvii che ad oggi mi sono stati comunicati dai Tribunali non sono molto lunghi, al massimo arrivano a settembre. Dunque è evidente la voglia di ricominciare da parte di tutti.

Sono stati sospesi anche i termini per il compimento degli atti nei procedimenti civili, come per il deposito di memorie.

Ne sto approfittando per preparare le memorie da depositare e per predisporre gli atti citazione per quelle pratiche di risarcimento danni per cui è necessario iniziare la causa, perché purtroppo non sono definibili in via stragiudiaziale.
Così da essere pronti quando l’attività giudiziale riprenderà regolarmente.

  • Numero pratiche giudiziali sospese: tutte

E poi?

Poi c’é la parte che mi riempie di più. Ci sono i contatti e gli appuntamenti con i miei Assistiti che, fortunatamente, sto mantenendo costanti senza difficoltà.
Gli appuntamenti via skype sono diventati la normalità ma, in alcuni casi, se il Cliente lo richiede, anche una videochiamata con il cellulare va benissimo.
Credo sia sempre fondamentale – ancora di più in un momento questo – aggiornare il cliente su quello che si sta facendo, su come procede la “sua” pratica. Bisogna sempre ricordare che la pratica è sua ed ha il sacrosanto diritto di conoscerne ogni dettaglio e di ricevere qualunque chiarimento ritenga necessario.
Gli appuntamenti mi arricchiscono, mi offrono spunti di riflessione, perché dietro ogni persona c’è sempre la sua storia, con le sue aspettative, ansie e timori.
E in questo periodo ogni appuntamento si conclude con un abbraccio virtuale.

  • Numero clienti informati e sereni: credo e spero tutti

E infine…

Ci sono state un paio pratiche nuove (una di consulenza) che mi hanno fatto bene al morale e mi hanno fatto pensare che tutto può tornare alla normalità.

Nessuno può fare previsioni su come sarà il poi, siamo su una linea di confine. Guardiamo indietro e sappiamo bene come era, ma guardando in avanti non abbiamo certezza di nulla.
Aggrappiamoci a ciò che ci fa stare bene e cerchiamo di fare correttamente il nostro dovere.

Continuo la mia attività, il mio lavoro così: cercando di dare sempre il meglio e dandomi una pacca sulla spalla nei momenti no.

E tu, come stai?

Un abbraccio!

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